Descrizione
La Villa è appartenuta alla famiglia patrizia degli Sclopis, la quale nel corso dell'800 ha espresso insigni personaggi: il conte Federico Sclopis di Salerano, Ministro della Giustizia negli anni 1850/70 e presidente della Regia Accademia delle Scienze di Torino, il quale scrisse testi di giurisprudenza fondamentali e di Vittorio Sclopis, che all'inizio del 900 pubblicò una storia delle miniere e della mineralogia della Val Chiusella.
Il nucleo edilizio originario è costituito da una villa settecentesca a 2 piani fuori terra e parziale interrato, con un portico carrozzabile davanti all'ingresso, da una dependance per il custode a 2 piani fuori terra e da una cappella privata.
Gli interni sono in stile piuttosto sobrio, con pochi e modesti elementi decorativi di stile rococò.
La villa passò di mano tra le 2 guerre: venne acquistata dalla famiglia Iavero a cui si deve attribuire un piccolo ampliamento di 2 piani sul lato Nord Ovest.
Questa la cedette dopo la seconda guerra mondiale all'industriale Adriano Olivetti che la donò all'Ente assistenziale ENAOLI che ne fece una struttura di accoglienza per piccole orfane.
Contestualmente con la donazione si costruì un corpo di collegamento con la casa del custode, con colonne e balconi sul lato dell'ingresso, per cui ne risulta un insieme piuttosto disarmonico per la diversità di stili e materiali.
Sulla facciata principale della cappella è fissata una lapide che riporta la seguente scritta:
SACELLUM HOC
S. JOSEPHO DICATUM
A.D. MDCCLXXV
ALOIS. MORENO EPORED. EPISC.
PASTORAL. VISIT.
A.D.MDCCCXLII
Il primo millesimo corrisponde, verosimilmente all'anno di costruzione della cappella e dei fabbricati originari
La costruzione poggia sulla sommità di una collina, presso il ciglio della scarpata Sud Ovest, gran parte della quale è occupata da uno splendido parco secolare.
Sul lato opposto del parco rispetto alla villa sorge una torre medioevale con alcune pertinenze rurali non in uso.
Le scarpate ed il terreno non a parco sono tenute a prato; sono presenti alcuni albero da frutto (meli e ciliegi) ed essenze spontanee (nocciolo ed acacia).
La villa sede - fino all'inizio del 2000 - del Centro di Formazione Professionale per le Tecnologie Informatiche Carlo Ghiglieno, è stata, a cura dell'Associazione ONLUS Casa Insieme, oggetto di lavori di adeguamento culminati con la realizzazione di 2 differenti strutture: un hospice per malati oncologici terminali e un centro di accoglienza diurno per persone affette dal morbo di Alzhaimer e sindromi demenziali correlate.
Il nucleo edilizio originario è costituito da una villa settecentesca a 2 piani fuori terra e parziale interrato, con un portico carrozzabile davanti all'ingresso, da una dependance per il custode a 2 piani fuori terra e da una cappella privata.
Gli interni sono in stile piuttosto sobrio, con pochi e modesti elementi decorativi di stile rococò.
La villa passò di mano tra le 2 guerre: venne acquistata dalla famiglia Iavero a cui si deve attribuire un piccolo ampliamento di 2 piani sul lato Nord Ovest.
Questa la cedette dopo la seconda guerra mondiale all'industriale Adriano Olivetti che la donò all'Ente assistenziale ENAOLI che ne fece una struttura di accoglienza per piccole orfane.
Contestualmente con la donazione si costruì un corpo di collegamento con la casa del custode, con colonne e balconi sul lato dell'ingresso, per cui ne risulta un insieme piuttosto disarmonico per la diversità di stili e materiali.
Sulla facciata principale della cappella è fissata una lapide che riporta la seguente scritta:
SACELLUM HOC
S. JOSEPHO DICATUM
A.D. MDCCLXXV
ALOIS. MORENO EPORED. EPISC.
PASTORAL. VISIT.
A.D.MDCCCXLII
Il primo millesimo corrisponde, verosimilmente all'anno di costruzione della cappella e dei fabbricati originari
La costruzione poggia sulla sommità di una collina, presso il ciglio della scarpata Sud Ovest, gran parte della quale è occupata da uno splendido parco secolare.
Sul lato opposto del parco rispetto alla villa sorge una torre medioevale con alcune pertinenze rurali non in uso.
Le scarpate ed il terreno non a parco sono tenute a prato; sono presenti alcuni albero da frutto (meli e ciliegi) ed essenze spontanee (nocciolo ed acacia).
La villa sede - fino all'inizio del 2000 - del Centro di Formazione Professionale per le Tecnologie Informatiche Carlo Ghiglieno, è stata, a cura dell'Associazione ONLUS Casa Insieme, oggetto di lavori di adeguamento culminati con la realizzazione di 2 differenti strutture: un hospice per malati oncologici terminali e un centro di accoglienza diurno per persone affette dal morbo di Alzhaimer e sindromi demenziali correlate.
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
---|---|
Indirizzo | Via Sant'Urbano, 2 |
Mappa
Indirizzo: Salerano Canavese, 10010 TO
Coordinate: 45°27'29,7''N 7°50'52,9''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Modalità di accesso
Attraverso l'ampio e secolare parco annesso alla villa